Statista inglese. Dopo aver compiuto gli studi a Eton e a Cambridge, fu
governatore del Canada, dal 1898 al 1904, ed ebbe l'incarico di viceré
dell'India dal 1905 al 1910. In questa circostanza si trovò a dover
fronteggiare una situazione particolarmente difficile, per il diffondersi del
movimento nazionalista indiano, sebbene all'epoca l'Impero britannico in India
sembrasse all'apogeo della sua potenza. Quando
M. giunse in India,
appariva in tutta evidenza la frattura che si era aperta tra Governo inglese e
popolazione indiana. Per evitare che tale frattura si allargasse, nei successivi
cinque anni
M. si impegnò con energia per fronteggiare la
situazione, senza però apportare sostanziali mutamenti all'indirizzo
politico sino allora seguito. Concordava con il ministro inglese per l'India, J.
Morlay, nel ritenere che le classi indiane più occidentalizzate dovessero
essere chiamate a partecipare più largamente all'amministrazione del
Paese, tuttavia, non intendeva istituire un Governo democratico-parlamentare e
si limitò a presentare il progetto di un corpo consultivo di tipo
aristocratico. Il suo progetto venne accantonato sino al 1909, anno in cui fu
votato l'
Indian Council Act. In base alla sua riforma venne incrementata
la rappresentanza indiana nei Consigli legislativi provinciali; questa
risoluzione fu duramente osteggiata dai nazionalisti indiani, che videro nella
creazione dei due differenti elettorati per indù e musulmani
l'applicazione della tipica politica britannica del
divide et impera. Di
fatto, comunque, per la prima volta esponenti indiani entrarono a far parte del
Consiglio dell'India a Londra. Ritornato in patria nel 1910,
M.
continuò a occuparsi attivamente di politica, soprattutto con riferimento
ai problemi coloniali (Londra 1845 - Hawick 1914).